Da quando abbiamo dato i giri di chiave a La Porta delle Langhe, non abbiamo mai smesso di sentirvi vicini. Sono stati giorni difficili, a volte interminabili, giorni di scelte e di responsabilità per i nostri dipendenti, le nostre famiglie e le loro, per gli sposi, per tutte le persone che frequentano il nostro posto speciale, dove le cose belle e quelle buone si incontrano e si tengono strette.
Giorno dopo giorno abbiamo imparato a guardare un po’ meno l’orologio e l’agenda, abbiamo iniziato a respirare con più calma, a fare quello che avevamo sempre rimandato: i biscotti fatti in casa con i nostri bambini, giocare in giardino con i nostri amici a quattro zampe, qualche lavoro di casa che aspettava da un po’. Abbiamo telefonato, videochiamato, scritto lunghe mail a clienti e fornitori, agli sposi per tranquillizzarli, agli amici e ai parenti lontani. Abbiamo cominciato a guardarci negli occhi un po’ di più, dal vivo o attraverso uno schermo, con la sensazione di avere tra le mani qualcosa che prima non era mai abbastanza: il tempo.
Ti auguro tempo
Così, per questa Pasqua che non potremo passare insieme a tutti voi, vi auguriamo di passare tutto questo nuovo tempo nel migliore dei modi.
https://www.youtube.com/watch?
Ti auguro tempo.
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare,
non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti e correre,
ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perché te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti
e non soltanto per guardarlo sull’orologio.
Ti auguro tempo per contare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo, per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo,
tempo per la vita.
I tajarin al ragù bianco di agnello
E, per impiegarlo al meglio, perché non cucinare tutti insieme il primo piatto delle feste? Chef Pas ci regala la ricetta dei suoi tajarin al ragù bianco di agnello…sono specialissimi, solo con tuorli d’uovo e senza aggiunta di acqua: tirate su le maniche e la spianatoia: si comincia!
Impastate energicamente 500 g di farina con 20 tuorli d’uovo, senza l’aggiunta di acqua. Con il mattarello stendete una foglia piuttosto sottile e formate dei rettangoli che misurino circa 20×40 cm. Arrotolateli e tagliateli a fettine sottili con il coltello: più sottili saranno le fette, più saranno fini i vostri tajarin. Liberate poi le matasse tagliate infarinandole leggermente.
Per il ragù bianco: in una padella dal fondo spesso fate un soffritto con qualche cucchiaio di olio extravergine d’oliva un trito di sedano, carota e cipolla. A fuoco vivace, fate rosolare bene 500 g di coscia di agnello da latte disossata e tritata con 50 g di lardo. Sfumate tutto con un bicchiere di Arneis, lasciate evaporare il vino e cuocete la carne per circa 20 minuti, bagnando con poco brodo vegetale. Quando il fondo sarà asciutto, versare della panna fino a coprire abbondantemente la carne, salate e pepate, cuocete ancora per 5 minuti. Aggiungete un trito di salvia fresca e il sugo è pronto per condire i tagliolini.